La luce Laser può essere suddivisa in due grandi sezioni: Laser continui (Continuous wave) e Laser pulsati (Pulsed wave).
I Laser continui mantengono un alto livello di potenza media, mentre i Laser pulsati, che operano ad impulsi, raggiungono una maggior potenza di picco ma si caratterizzano per la bassa potenza media. In terapia è stato evidenziato il miglior risultato che si può raggiungere grazie all'applicazione combinata delle due sorgenti. Nel campo della terapia, l'emissione di luce Laser si realizza attraverso l'utilizzo di diodi, e, nel caso dei Laser continui, si possono impiegare anche sostanze attive come i gas.
Entrambi i tipi di Laser, pulsati e continui, trovano applicazione nei settori della terapia biostimolazione e nella chirurgia. L'utilizzo di diverse densità di potenza caratterizza queste due branche. In campo chirurgico, in particolare, c'è bisogno di un'alta densità di potenza che permetta di incidere i tessuti trattati. La terapia Laser si divide in terapia a contatto e terapia a scansione ed entrambi i tipi possono utilizzare Laser monodiodici o pluridiodici. Per quel che riguarda la terapia a contatto con Laser monodiodici, si utilizzano manipoli posti direttamente sulla cute. Si va ad intervenire mediante stimolazione dei punti trigger o delle aree locodolenti e la terapia richiede la presenza fisica dell'operatore. La terapia a contatto pluridiodica invece non richiede la presenza dell'operatore e va ad agire sulle aree locodolenti o interessate. L'applicazione della Laserterapia a scansione, utilizzando ugualmente Laser mono e pluridiodici, consente, inoltre, di trattare zone più vaste rispetto all'applicazione a contatto e di farlo in maniera automatica, senza la presenza dell'operatore. Anche per i trattamenti Laser si applica la stessa regola che vale per ogni forma di trattamento medico: i migliori risultati sono ottenuti dal terapeuta che ha una solida preparazione medica, sa ascoltare il paziente ed ha buone doti di intuizione. I tempi di trattamento devono essere stabiliti individualmente, per ogni singolo caso.
Come regola generale è meglio fare 3-4 trattamenti alla settimana con dosi moderate piuttosto che pochi trattamenti a dosi più alte. Poiché si è visto che i trattamenti di Laserterapia hanno effetto cumulativo, è essenziale che essi non siano troppo ravvicinati. Problemi di tipo acuto vengono di regola curati con alcuni trattamenti vicini nel tempo. Disturbi cronici sono in genere meglio affrontati con trattamenti più distanziati nel tempo. Si è dimostrato più efficace fare trattamenti ravvicinati all'inizio (ogni due giorni oppure ogni tre giorni per due settimane) e poi a intervalli sempre più lunghi (per esempio una volta alla settimana per alcune settimane). L'esperienza mostra che sospendere temporaneamente la cura dopo un certo numero di sessioni introduttive non comporta problemi, anzi, in alcuni casi, può produrre beneficio. Il trattamento deve essere il più precoce possibile e coordinato con altri presidi medici; la scelta dei Laser deve essere subordinata al tipo, alla localizzazione e all'estensione dell'affezione da trattare.